Afroditi Koukoutsaki - Marios
Emmanuilidis
Prefazione: Dimitris Psarras
2013, Edizioni Futura, Atene
(Grecia)
pp. 140, 12,78 euro
Alba Dorata e strategie di
gestione della crisi
Economia e crisi della
governabilità neoliberale. La funzione strategica del Sistema razzista
Marios Emmanouilidis affronta
Alba Dorata come l’estrema forma politica di un processo di fascistizzazione e
razzistizzazione della società greca e analizza quelle caratteristiche della
modificazione capitalistica che sono legate con la crisi della governabilità
neoliberale, che hanno indotto o almeno permesso questo processo. Si tratta di
quella mutazione del capitalismo in “capitalism with derivatives” in cui il
rischio del capitale, come impegno e distribuzione dei rischi, viene garantito
dagli elementi del lavoro e della proprietà della popolazione, dalla sua stessa
vita. Si tratta della condizione in cui lo stato non è capace di controllare le
circolazioni del capitale deterritorializzato, e poiché queste non si
interessano dello stato, lo deviano oppure lo penetrano. Questa deviazione è
attraversata dello stato dalla parte del capitale, mette lo stato in crisi, quindi
esso ricorre alla popolazione e al suo lavoro per la preservazione della sua
esistenza. Ugualmente, per lo stato e il capitale l’unico punto per ancorarsi,
per mantenere la propria esistenza sono la vita e il lavoro della popolazione:
il punto più debole e, nello stesso tempo, il punto più forte. La continua
produzione di punti vuoti di intersezione da parte delle reti di potere (come
risultato della crisi continua dell’economia e dello stato), ha provocato il
bisogno di un riconfigurazione delle forme di potere con il rafforzamento del
potere sovrano (sovereignty). Questo rafforzamento della sovranità statale è
collegato a una tendenza di fascistizzazione dello stato e ha reso possible la
presenza attiva di Alba Dorata. Quindi, l’apertura di un campo di possibilità
per il fenomeno spontaneo fascismo/razzismo e di Alba Dorata non si collega
soltanto con i processi di repressione e di dislocamento delle resistenze, ma
anche con l’incalzante ricerca di un limite simbolico nella deterritorizzazione
del capitale finanziario.
Dallo Stato sociale allo Stato penale. Alba Dorata e le funzioni simboliche
delle istituzioni penali
Afroditi Koukoutsaki si
riferisce all’importanza critica che assumono le categorie di legalità e
legittimazione, con il proposito di comprendere la presenza di Alba Dorata nel
contesto greco, segnatamente a causa della contiguità che esiste tra le
pratiche di Alba Dorata e quelle che sono state effettuate nell’ambito delle
stesse istituzioni penali negli ultimi decenni, all’interno delle quali si
svolge un processo di restringimento dello stato sociale con il contemporaneo
consolidamento del cosidetto stato penale. L’ipotesi elaborata è che la
violenza praticata da Alba Dorata, una crudele e cruenta violenza corporale,
percepita come disordine, funziona per legittimare la violenza istituzionale,
percepita come una normale violenza, necessaria per gestire il rischio
proveniente non soltanto dalla criminalità, ma da qualsiasi forma di disordine
che minaccia “l’interesse pubblico”. Quindi, l’analisi riguarda da una parte le
funzioni legittimanti che derivano dalla “illegale” violenza razzista e,
dall’altra, si riferisce al contenuto simbolico e culturale comunicato dalle
istituzioni penali nella loro funzione di agente culturale, un contenuto dai significati
punitivi, che potrebbero aver facilitato l’impatto di Alba Dorata tra la
popolazione, nel senso che già esisteva un background di consolidate abitudini
di esclusione e di pratiche di distruzione fisica dell’Altro, simbolicamente
costruito.
Gli autori del libro, anche seguendo linee diverse di analisi, si incontrano nell’ambito di un’ipotesi di ricerca comune che riguarda le funzioni di Alba Dorata in quanto meccanismo di legittimazione, di rafforzamento e di espansione della sovranità statale. Alba Dorata come un elemento politico-militare del Sistema razzista (dispositif), ha assunto la critica funzione strategica della produzione di condizioni che permettono l’introduzione di nuove regole di riallienamento della popolazione, dal momento che il sistema statale dei poteri (come sovranità, disciplina o governamentalità) sembrava incapace di imporle. In questo senso, essa ha costituito un fattore critico per la sconfitta della riscossa e la riuscita della “ristrutturazione” della popolazione.
Gli autori non suggeriscono
tuttavia un discorso categorico, come se il fenomeno in esame fosse concluso e
definito nel momento attuale: se Alba Dorata ha costituito e continua a
costituire un fattore critico per la cattura e la rimozione dei moti e il
riallineamento della popolazione, nello stesso tempo costituisce un fattore
dispendioso per l’economia dei poteri. Di conseguenza, se dovesse apparire la
possibilità di una nuova normatività, che offrirà i termini per stabilizzare
nuove forme di rapporti di subordinazione e di libertà, forse Alba Dorata
potrebbe diventare un fattore disturbante per il sistema, e il razzismo
spontaneo delle masse potrebbe essere assorbito da altri schemi politici o
sociali.
Afroditi Koukoutsaki
Marios Emmanuelidis
Δεν υπάρχουν σχόλια:
Δημοσίευση σχολίου